La nascita del primo figlio trasforma la coppia in famiglia: segna importanti e incancellabili cambiamenti nella relazione di coppia, introducendo a un ruolo e un legame, quello genitoriale, che è per sempre.

Spesso la nascita del figlio porta uno scombussolamento all'interno della coppia, che deve ridefinire i propri spazi e le proprie funzioni in modo da crearne di nuovi per il neonato. Inoltre, si modificano i rapporti con le famiglie di origine, entrano in gioco i nonni.

Se la coppia ha dei problemi, la nascita di un figlio li aumenta; i conflitti coniugali si possono ripercuotere sin dall'inizio sul nuovo arrivato.

Un tempo il rapporto tra genitori e figli veniva impostato su un tipo di comunicazione costituita dall'incontro di due monologhi: uno fatto con il dito puntato, l'altro (quello del figlio) fatto di difese e di bugie pseudoprotettive. E questo era il rapporto "migliore" che si potesse ottenere! Quello "peggiore" era impostato sulla violenza corporale e su quella psichica. Il genitore era autoritario e poco disponibile, molto distaccato ed "avaro" di spiegazioni.

Oggi i ragazzi non accettano più il monologo: vogliono il colloquio, cercano la comunicazione con i genitori, i quali si rendono conto che devono apprendere il difficile mestiere di genitore.

Chi procrea un figlio è un generatore; genitore lo si diventa mediante l'apprendimento, preparandosi e consapevolizzando che il dialogo lo inizia proprio il genitore. 

• cosa vuole nostro figlio?
• come farci ascoltare?
• cosa possiamo fare?
• come dobbiamo comportarci?
• dove abbiamo sbagliato?
• perché si rivolta così contro di noi?
• perché si comporta così?
• è colpa nostra?
• perché i miei figli sono così diversi tra loro quando ci siamo comportati con entrambi allo stesso modo?
• è giusto assecondarli?
• non vuole fare i compiti a casa, cosa fare?