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Educare alla Relazione, alla Sessualità

  • Categories Articoli, Educazione in Età Evolutiva
  • Date 25 novembre 2013

Tradizionalmente l’Educazione Sessuale si è concentrata sugli aspetti biologici riproduttivi e sui potenziali rischi della sessualità, le gravidanze indesiderate e le infezioni sessualmente trasmissibili.
Un tale focus negativo suscita spesso delle paure nei bambini e ragazzi, non diminuisce i comportamenti a rischio e per di più, non risponde al loro bisogno di essere informati e di acquisire competenze.
Al contrario, un approccio basato sul concetto di sessualità come un’area del potenziale umano, aiuta a far maturare nei bambini e nei ragazzi quelle competenze che li renderanno capaci di determinare autonomamente la propria sessualità e le proprie relazioni nelle varie fasi dello sviluppo. Un approccio olistico, che considera la sessualità composta da diversi aspetti, incoraggia lo sviluppo delle potenzialità di bambini e ragazzi affinché possano vivere la sessualità e le relazioni
di coppia in modo appagante e allo stesso tempo responsabile.
L’Educazione Sessuale non può ovviamente limitarsi a qualche ora di modulo extracurricolare a scuola, ma fa parte dell’educazione più generale e influenza lo sviluppo della personalità del bambino/adolescente. La natura preventiva dell’Educazione Sessuale non solo contribuisce ad evitare possibili conseguenze negative legate alla sessualità, ma può anche migliorare la qualità della vita, la salute e il benessere in generale.
Definizione dell’OMS di “Educazione sessuale”: significa apprendere relativamente agli aspetti cognitivi, emotivi, sociali, relazionali e fisici della sessualità. L’educazione sessuale inizia precocemente nell’infanzia e continua durante l’adolescenza e la vita adulta. Con bambini e ragazzi l’educazione sessuale mira a sostenere e proteggere lo sviluppo sessuale.
Gradualmente l’educazione sessuale aumenta l’empowerment di bambini e ragazzi, fornendo loro informazioni, competenze e valori positivi per comprendere la propria sessualità e goderne, intrattenere relazioni sicure e gratificanti, comportandosi responsabilmente rispetto a salute e benessere sessuale propri e altrui.
L’educazione sessuale mette bambini e ragazzi in grado di effettuare scelte che migliorano la qualità della loro vita e contribuiscono a una società solidale e giusta.
In questa definizione l’attenzione è incentrata sulla sessualità come positiva potenzialità umana e come fonte di soddisfazione e di piacere.
Oggi più che mai è fondamentale educare i nostri figli AI SENTIMENTI E AL RISPETTO, in una parola all’AFFETTIVITA’. Sottolineando che la sessualità è molto di più che il rapporto sessuale in senso stretto. Educare all’affettività implica educare alla comunicazione e alla condivisione in un clima di rispetto, dove l’altro non è un oggetto da sopraffare o da collezionare, ma una persona con cui saper entrare in relazione empatica. In altre parole, si tratta di educare all’integrazione tra sesso e
affetti.
Educare alla cultura della salute sessuale significa aiutare i ragazzi a coniugare la dimensione del piacere con quella relazionale ed emozionale, aiutandoli a scegliere con responsabilità, a seconda dei personali orientamenti e del proprio progetto di vita.
In altre parole, motivare gli adolescenti a prendersi cura di sé, del proprio corpo, a conoscere e sviluppare il desiderio, il piacere, la relazione con l’altro.
Parlare di sessualità non significa “addestrare”, ma allenare a pensare, a ragionare, a comunicare e a mettersi in relazione con gli altri. Ai ragazzi vanno forniti strumenti che consentano una migliore interpretazione delle situazioni relative alla sessualità, che consentano di colmare l’inadeguatezza e il vuoto tra l’aspetto fisico e quello psicologico.
Per impegnarsi in un’attività sessuale non rischiosa a livello psicologico è necessario sapere:

  • entrare in relazione in modo non dipendente e non violento
  • riconoscere tentativi di manipolazione e opporvisi
  • usare strategie di negoziazione interpersonale anche in contesti di forte emotività
  • comprendere e valutare le conseguenze del proprio comportamento.

In assenza di tali competenze, la qualità della relazione affettiva ed emotiva con il partner può essere scadente, l’attività sessuale può avvenire in condizioni di disparità, come conseguenza di pressioni o manipolazioni, più discendere più dal timore di un rifiuto o di un abbandono che non da una scelta autonoma, può non contribuire allo sviluppo dell’identità sessuale e non costituire un momento di crescita dell’autonomia e di promozione del benessere dell’adolescente.
L’educazione sessuale persegue i seguenti risultati:

  1. Mettere in grado le persone di fare scelte informate e consapevoli e di agire in modo responsabile verso se stessi e il proprio partner
  2. Avere consapevolezza e conoscenza del corpo umano, del suo sviluppo e delle sue funzioni, in particolare per quanto attiene la sessualità.
  3. Essere in grado di svilupparsi e maturare come essere sessuale, vale a dire imparare a esprimere sentimenti e bisogni, vivere piacevolmente la sessualità, sviluppare i propri ruoli di genere e la propria identità sessuale.
  4. Acquisire informazioni adeguate sugli aspetti fisici, cognitivi, sociali, affettivi e culturali della sessualità, della contraccezione, della profilassi delle infezioni sessualmente trasmesse (IST) e dell’HIV, della violenza sessuale.
  5. Acquisire informazioni sull’esistenza e le modalità di accesso ai servizi di consulenza e ai servizi sanitari, particolarmente in caso di problemi e domande relativi alla sessualità.
  6. Essere in grado di instaurare relazioni (sessuali) paritarie in cui vi siano comprensione reciproca e rispetto per i bisogni e i confini reciproci. Ciò contribuisce alla prevenzione dell’abuso e della violenza sessuale.

Dott.ssa Tatiana De Santis

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