I Compiti a Casa
I Compiti A Casa
Alcuni Suggerimenti per i Genitori
Quello dei compiti a casa è da sempre un argomento molto discusso che sta particolarmente a cuore ai genitori, soprattutto per le conseguenze che il loro svolgimento hanno sulla vita familiare,specialmente nel weekend!
Non mi dilungherò sulla “giustezza” o meno dei compiti a casa (ci sono tantissime teorie pro e contro), ma vorrei partire dal dato di fatto: per molte famiglie, i compiti a casa sono un vero dramma: basta poco infatti per scatenare urla, ricatti, minacce, pianti, sensi di colpa e di inadeguatezza….
Credo che la strategia migliore sia dare delle buone regole fin dall’inizio delle scuole elementari.
È infatti in questo periodo che si gettano le basi per quello che sarà lo stile futuro.
Proviamo ad evidenziare alcuni accorgimenti per evitare lo stress da compiti, sia da parte dei figli che da parte dei genitori!
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Quando fare i compiti
Per i bambini è importante l’organizzazione. All’inizio, è indispensabile essere anche un pò direttivi: si può decidere insieme, per esempio, che i compiti si iniziano subito dopo pranzo o dopo la merenda o il sabato mattina. E quando arriva il momento convenuto… è così, punto e basta! Si inizia a fare i compiti, non esistono “tra 5 minuti”, “ora non mi va”. Un approccio del genere, aiuta il bambino ad autoregolarsi e a responsabilizzarsi.
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Dove fare i compiti
Il luogo dove fare i compiti è molto importante; deve infatti favorire la concentrazione dei bambini ed essere un posto “piacevole”. Quindi, se i compiti vengono fatti nella cameretta, la stanza, e soprattutto la scrivania, deve essere in ordine. Inoltre, la televisione deve essere spenta e i videogiochi non accessibili. Possibilmente, il comportamento degli altri membri della famiglia dovrebbe essere in linea; poca confusione e molta tranquillità. Se la cameretta viene condivisa con un fratellino/sorellina e si rischia di essere troppo disturbati, sarà il caso di trovare un luogo alternativo. Per esempio, il tavolo della cucina o un altro angolo della casa dove c’è una scrivania e una sedia.
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Un aiuto quando serve
Noi genitori dobbiamo dimostrarci disponibili nel dare una mano al bambino che ci chiede aiuto o che non capisce qualcosa. Rimproveri e urla hanno il solo effetto di stressare il bambino e minare la fiducia nelle sue capacità. Quello che dovremmo fare è esattamente il contrario: dare fiducia e evidenziare i risultati positivi. In questo modo alimenteremo la sua autostima e il senso di auto-efficacia.
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Cosa fare se sbaglia
Quando ci accorgiamo di un errore, invitiamo il bambino a rileggere, a controllare e a capire da solo che cosa sbagliato. Non è utile mandarlo a scuola con i compiti perfetti se poi non ha capito il concetto e non ha capito cosa ha sbagliato. Cerchiamo di superare l’ansia che abbiamo NOI di essere valutati!
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Controllo o non controllo?
All’inizio del percorso scolastico, è sicuramente meglio controllare, per esempio, che nostro figlio si ricordi di fare tutti i compiti (non solo quelli che preferisce!) o che porti il necessario per disegno o educazione fisica il giorno giusto. Ma poi, piano piano, il controllo deve diventare sempre meno stretto e, soprattutto, l’adulto non deve sostituirsi al figlio e fare le cose al posto suo.
Ricordiamoci sempre che il nostro obiettivo educativo è quello di aiutare i nostri figli a diventare individui sicuri di sé, autonomi e indipendenti. La nostra vicinanza e il nostro sostegno sono un nutrimento indispensabile per la loro crescita armoniosa.
Dott.ssa Maria A. Romano