Didattica laboratoriale, nuovi modi di apprendere
Il lavoro di gruppo stimola maggiormente lo sviluppo di abilità cognitive, metacognitive, affettive e relazionali. Privilegia il miglioramento della stima di se e della relazione con gli altri in ogni situazione.
Alla realtà delle classi si chiede di sostituire una modalità di lavoro flessibile che prevede l’alternanza fra attività da condurre nel laboratorio del Gruppo Classe e attività da svolgere nei Gruppi di Laboratorio Interclasse, in cui gli allievi sono riuniti in base al livello, o al compito, o alla scelta elettiva delle proposte di lavoro.
I bambini sono tanti ed ognuno ha una sua storia, un suo vissuto, un suo contesto socioambientale di provenienza diversa, molti sono bambini che necessitano di bisogni educativi speciali (BES), i DSA che hanno bisogno della predisposizione di strumenti compensativi e dispensativi adeguati e di modalità alternative per il lavoro scolastico: come computer, software da banco; bambini di etnie diverse con i loro problemi di lingua, usanze, costumi; altri sono bambini timidi e/o aggressivi, inibiti, con poca autostima e fiducia di sè, deprivati a livello socioculturale, handicap e svantaggiati che hanno bisogno di attività particolari per facilitare il loro inserimento in classe per mancanza di regole non ancora interiorizzate o che hanno bisogno di raggiungere quella maturità non ancora adeguata alla classe del loro inserimento, perchè nonostante l’età, ancora mancano di quei prerequisiti di base che servono loro per raggiungere determinati obiettivi.
L’importante è cercare di mettersi sulla stessa lunghezza d’onda con atteggiamenti empatici per far capir loro che noi insegnanti ci siamo e siamo disposti ad ascoltarli sempre e in qualsiasi modo.
A tal fine, noi docenti di sostegno, abbiamo contemplato una serie di laboratori di alunni di livello, eterogenei, dove essi si sentono sempre protagonisti delle varie attività:
- laboratorio di cucina
- laboratorio di manipolazione
- laboratorio di musicoterapia
- laboratorio di psicomotricità
- laboratorio di logica e metacognizione
- giochi di regole, di scacchi
A cosa puo’ servire un laboratorio di cucina?
All’interno dei gruppi individuati sono stati proposti inizialmente giochi che avevano l’obiettivo di favorire la creazione di un clima di “gruppo” ed al tempo stesso di sviluppare da parte dell’operatore, una prima conoscenza circa l’applicazione concreta delle abilità previste dal metodo (classificazione, generalizzazione, orientamento, comparazione, ecc).
Si tratta di trasformare saperi informali in saperi formali. Utilizzando il riconoscimento degli utensili, dei prodotti, delle etichette si è passati in un secondo momento all’ipotesi dell’esecuzione della ricetta. Una volta scelto il percorso giusto si sono ripetute le sequenze logiche del procedimento. Di qui l’esecuzione vera e propria pesando, mescolando ed impastando i vari ingredienti, potenziando l’autostima dei minori che si sentivano piccoli cuochi in erba con le loro divise… Questa emozione ha trovato un suo investimento maggiore al momento dell’assaggio personale, ma ancor più in quello della condivisione di un successo personale con l’intera classe che lo applaudiva, per essere riuscito a fare, in modo piacevole, quanto prefissato.
Si tratta di tutte quelle interazioni umane fatte di atteggiamenti, di comportamenti comunicativi, di ambiti mentali, di disposizioni personali, che producono ricadute positive sullo sviluppo cognitivo affettivo relazionale del bambino, assistere alla costruzione del pensiero “non avrei mai creduto di essere capace, allora posso in tutto”.
Successivamente sono state riportate su fogli da colorare il percorso, i diagrammi di flusso da completare, l’esecuzione in sequenza con i disegni da colorare, per la comparazione con il percorso concreto che era stato attuato.
E’ stata molto significativa la progettazione del laboratorio di cucina in cui i bambini possono toccare alimenti, pesare, mescolare ingredienti, impastare, creare come piccoli cuochi semplici ricette: crema pasticcera, biscotti, pizza, gnocchi, pane, lasagna, vari tipi di dolci e con forme diverse, utilizzare prodotti e frutta di stagione, il tutto mentre possono liberamente parlare delle loro esperienze in famiglia a seconda della loro provenienza di origine permettendo loro di acquisire:
- Controllo e coordinazione nei movimenti
- Interiorizzazione di norme fondamentali per la convivenza
- Senso di responsabilità e consapevolezza dei propri doveri
- Incremento dell’autostima
- Conoscere e gestire le proprie difficoltà
- Conoscere e gestire le proprie emozioni
- Rispetto degli oggetti e dei materiali
- Gestione di un ambiente comune
- Gestione con pari e adulti
- Stimolo al linguaggio verbale
- Sviluppo e consolidamento del grado di attenzione e concentrazione
Ovvero attraverso l’input la mente degli alunni risponde con un’azione che può essere facilitata o inibita tale da smuovere in loro “l’appetito” mentale in base ai loro interessi affettivi verso una nuova scoperta.
Lucia Conte